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Home 2020-06-12T18:58:34+00:00

Benvenuti nel sito dedicato ai miei Labrador ed alla mia passione per questa meravigliosa razza!
Da sempre sono appassionata di animali di ogni genere, ho avuto il piacere di convivere con gatti, cani, cavie, criceti, conigli, volatili e pesci…
La mia storia con i Labrador Retriever è iniziata nel 2004 con l’arrivo di GAIA (Dukeland Offshore x Asia), la mia prima femmina gialla, con lei ho iniziato a frequentare corsi di educazione cinofila, raduni di razza, manifestazioni e stage di riporto.  Raccogliendo tante informazioni e conoscenze sulla razza è maturato pian piano il desiderio di far nascere la prima cucciolata che è arrivata nel 2008 insieme ad enormi soddisfazioni.
Le cucciolate sono allevate con estrema cura e dedizione, nel pieno rispetto del benessere delle fattrici viene sempre garantito un corretto tempo di riposo tra una cucciolata e la successiva, per questo le gravidanze non si ripeteranno ad ogni calore e non avverranno prima dei 2 anni di età. Tutti i riproduttori sono selezionati per salute, carattere e morfologia.
Se siete interessati ad adottare un Labrador non esitate a contattarmi, risponderò volentieri a tutte le vostre domande riguardanti la razza e insieme potremo capire se è davvero il cane che fa per voi.

Stefania

Metodo di allevamento

Dalla loro nascita i cuccioli vengono seguiti e sorvegliati costantemente soprattutto nel primo mese di vita, in seguito vengono lasciati liberi di esplorare l’ambiente che viene arricchito di stimoli, rumori e giochi. I cuccioli hanno l’opportunità di socializzare con persone di età differenti, con bambini e altri cani adulti. Lo svezzamento inizia gradualmente intorno alla terza settimana di vita e vengono utilizzati mangimi appositamente studiati, delle migliori marche e di altissima qualità. I cuccioli saranno visibili su appuntamento dopo il compimento del primo mese e verranno ceduti rigorosamente dopo i 60 giorni, iscritti  al ROI (Pedigree ENCI), muniti di microchip e iscritti all’Anagrafe canina. I cuccioli saranno stati visitati dal mio veterinario di fiducia in occasione della vaccinazione, saranno stati trattati contro i parassiti intestinali, contro la filaria e i parassiti esterni.

Al momento dell’adozione verrà consegnata una fornitura del mangime utilizzato abitualmente per la loro alimentazione, un puppy kit omaggio, una guida per la corretta gestione ed educazione del cucciolo, il libretto delle vaccinazioni e le copie  dei certificati dei controlli effettuati sui genitori per le malattie ereditarie ed i test genetici. Il Pedigree vero e proprio, emesso dall’ENCI, sarà disponibile entro un paio di mesi dalla consegna dei cuccioli.

Da gennaio 2015 l’allevamento è ufficialmente riconosciuto dall’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana e dalla Federazione Cinologica Internazionale con l’approvazione del suffisso “di Hobbiville”.

Da agosto 2019 la struttura ha ottenuto il NULLA OSTA per l’allevamento di cani rilasciato dalla sezione Veterinaria dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria del Friuli Occidentale.

Le visite all’allevamento sono possibili in occasione delle cucciolate e previo appuntamento.

Cosa pretendere da un allevatore di Labrador Retriever

Perchè chi si informa… non è perduto!

Sia che vi rivolgiate ad un privato allevatore amatoriale o ad un allevamento professionale pretendete sempre di vedere la fattrice e controllare che sia in salute e che dimostri un buon carattere; ricordate che un bravo allevatore, che ha a cuore la salute fisica e mentale dei propri cani, non farà mai figliare la sua femmina prima dei 2 anni di età, cioè prima del completo sviluppo fisico e caratteriale, non la farà mai accoppiare ad ogni calore ed eviterà gravidanze a femmine anziane e non in perfetta salute.

Dei genitori dei cuccioli dovremo pretendere di esaminare i Pedigree, e se non ce ne intendiamo di linee di sangue sarà molto utile farli vedere a chi se ne intende o pretendere che l’allevatore sappia interpretare e spiegarci le sigle ed eventuali titoli presenti e ci illustri nel dettaglio la genealogia dei riproduttori che ha utilizzato. Per un allevatore serio e appassionato sarà un piacere farlo perché questa è la base da cui è partito il suo lavoro di selezione!

Dei genitori dei cuccioli dovranno essere consultabili gli esiti delle letture ufficiali alle radiografie di anche e gomiti che ne determinano il grado di displasia, ricordiamo che sono ammessi alla riproduzione solo cani che riportino A, B o C alle anche e 0, BL o 1 ai gomiti ed è preferibile evitare l’accoppiamento tra due cani di grado C alle anche e due cani di grado 1 ai gomiti.
Deve essere stato eseguito sui riproduttori anche l’esame oculistico che certifica l’esenzione da patologie oculari ereditarie. Un’ulteriore ed importantissima garanzia sulla salute futura dei cuccioli sarà la presenza di test genetici eseguiti sui genitori.
I cuccioli devono crescere in un ambiente adeguato e sicuro, sufficientemente pulito e arieggiato, devono avere la possibilità di muoversi, esplorare e stare anche all’aria aperta quando le condizioni climatiche lo permettono. E’ importantissimo che i cuccioli vengano abituati già dalle prime settimane ad entrare in contatto con persone e rumori nuovi, che possano stare in ambienti arricchiti di stimoli tattili e giochi per cuccioli, prestate attenzione a come e dove vengono allevati i cuccioli ed al loro livello di socializzazione perché questi piccoli accorgimenti potranno fare la differenza nell’equilibrio caratteriale del cane adulto.

Un allevatore appassionato risponderà volentieri a tutte le vostre domande, dispenserà consigli fino allo sfinimento (vostro, perché lui è instancabile…) su ogni argomento che riguardi la crescita e l’educazione del cucciolo e non cederà mai i propri cuccioli se non sarà più che convinto che sarete in grado di assicurargli tutte le cure di cui ha bisogno per crescere sano e amato! Allo stesso modo si renderà sempre disponibile ad elargire preziosi consigli per tutta la vita del Labrador che vi sta affidando.
Le Associazioni che in Italia tutelano e valorizzano la razza Labrador Retriever sono il Labrador Club Italiano (LCI) ed il Retriever Club Italiano (RCI). L’affisso ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana) è importante per l’allevatore in quanto dà un “marchio” ai cuccioli da lui prodotti, ma non sempre è sinonimo di qualità ed onestà nell’allevamento, per ottenere l’affisso PURTROPPO non sono necessari requisiti di qualità e competenza…è sufficiente avere 2 femmine, aver prodotto almeno 2 cucciolate e pagare il tributo all’ENCI…

Ci sarebbero ancora molte cose da dire per evitare di cadere in mani sbagliate … per questo invito a contattarmi telefonicamente o via e-mail chiunque volesse saperne di più o chi abbia adocchiato un allevamento e volesse qualche dritta a riguardo. Senza impegno da parte vostra, ma solo per il piacere di parlare di Labrador e informare in modo corretto e il più completo possibile.

INFORMAZIONI  PER CHI STA CERCANDO UN CUCCIOLO DI RAZZA

Spesso mi accorgo che chi cerca un cane di razza non è ben informato su alcuni aspetti che non vanno mai sottovalutati, lo intuisco perchè mi viene chiesto un cucciolo senza Pedigree o perchè chi cerca un cucciolo di razza lo vuol pagare poco…ma vorrei che chi la pensa in questo modo leggesse le seguenti considerazioni.

I cani di razza, di qualsiasi razza, sono creazioni dell’uomo, inventati e selezionati per svariati scopi ad uso e beneficio dell’essere umano. Proprio perchè creati dall’uomo e non frutto di selezione naturale sono a rischio di difetti nel senso che portano con sè delle problematiche tipiche della razza (per es. i Labrador e tutti i cani di razza grande e gigante sono predisposti al problema della displasia alle anche ed ai gomiti), l’unico modo per limitare questi problemi, che sono prevalentemente ereditari, è selezionare i riproduttori e controllarli per queste patologie.
Allevare e selezionare significa questo: prendere i soggetti migliori per salute, carattere e morfologia e riprodurli per creare soggetti ancora migliori! E’ un compito difficile e richiede conoscenza, pazienza, tanta fortuna e tantissima passione…e purtroppo occorrono anche i soldi perchè tutto questo lavoro ha costi elevati se si decide di seguire la strada onesta, è per questo che i cuccioli costano e nelle tasche degli allevatori amatoriali non rimangono per nulla grandi guadagni! Anzi, se qualcosa va storto si va in perdita, capirete che ad alimentare questa attività devono essere la passione, l’amore per i cani e la razza che si alleva, la voglia di imparare e migliorare e non il desiderio di arricchirsi!!!

Altro discorso va fatto per il PEDIGREE, se desideriamo un cane di razza dobbiamo pretenderlo, è l’unico documento che certifica l’appartenenza e la purezza della razza! Senza Pedigree il cane è a tutti gli effetti un meticcio…non sappiamo nulla della sua genealogia, nulla sulla salute dei riproduttori utilizzati (l’esito dei controlli sulla displasia viene segnalato sui Pedigree, anche per i nonni, trisnonni, ecc…), non sappiamo se proviene da linee di bellezza o selezionate per il lavoro.
Se un domani volessimo partecipare ad Esposizioni di bellezza ufficiali non potremo accedervi, se volessimo tentare delle prove di lavoro per Retriever non potremo parteciparvi, non sarà nemmeno opportuno farlo accoppiare perchè anche i sui figli non potranno avere il Pedigree.
FATE ATTENZIONE se “allevatori” o venditori senza scrupoli propongono cuccioli senza Pedigree a prezzo scontato rispetto ad altri con Pedigree (magari lo stesso cucciolo avrà prezzo diverso se con Pedigree o senza…): sono assolutamente in MALAFEDE e vanno contro la Legge!!! Assegnare il Pedigree ad un cucciolo costa poche decine di euro!!!! Meditate!….I trafficanti di cuccioli utilizzano questi metodi e spesso i documenti che accompagnano il cucciolo sono falsi, così come i certificati veterinari!!!
In conclusione un cucciolo NON DI RAZZA, ma somigliante ad un esemplare di razza e senza Pedigree dovrebbe essere REGALATO perchè non è frutto di un serio lavoro di selezione e non può essere accompagnato da alcuna garanzia.

Un po’ di storia

Inghilterra, 1935 circa (da “Hutchinson’s Dog Encyclopaedia”)

L’origine del labrador, come del resto quella di molte razze canine, è avvolta nella nebbia del tempo, ma molti indizi e documenti storici ci portano dall’Inghilterra al Canada e viceversa.
Fin dal 1500 i pescatori inglesi si avventuravano lungo le coste canadesi. Qui trascorrevano i brevi mesi estivi della stagione di pesca per poi rientrare nella madrepatria durante l’inverno. A partire dal 1600, per motivi pratici sempre legati all’industria della pesca, cominciarono a sorgere sull’isola di Terranova piccoli insediamenti umani. Gli uomini che trascorrevano il lungo inverno in quelle terre inospitali erano per lo più cacciatori, boscaioli e carpentieri destinati alla riparazione delle baracche e delle attrezzature destinate alla successiva stagione di pesca. Per questi uomini il cane era importante tanto quanto una barca. Sull’isola di Terranova la selvaggina era abbondante e un buon cane da caccia era indispensabile per la sopravvivenza. I cani da caccia che i “coloni” si erano portati dall’Inghilterra dovevano essere buoni cacciatori, nuotatori ed essere resistenti al freddo. Durante l’estate venivano usati anche per recuperare il pesce caduto dalle reti.
Trascorse più di un secolo e mezzo di relativo isolamento prima di avere una descrizione dettagliata dei cani che vivevano sull’isola di Terranova. Il marinaio Aron Thomas, il 25 maggio 1794, scriveva sul suo diario di bordo queste parole: “Esistono in questi luoghi cani dal pelo raso e fitto, di colore scuro, che lavorano al recupero dei merluzzi sfuggiti alle reti dei pescatori sulla costa. Questi cani non esitano a immergersi completamente per afferrare le prede che riportano nelle barche. Alla fine del lavoro essi vengono issati a bordo con l’aiuto di grosse funi”. I cani di cui parla Thomas venivano definiti “Cani di St. John”.
All’inizio del 1800 alcuni di questi cani sbarcarono nel porto Inglese di Poole. I comandanti delle navi li vendevano ai signori del luogo per arrotondare la loro paga. Il colonnello Peter Hawker, in uno scritto del 1814, descrive il cane di St. John: “eccellente per qualsiasi tipo di caccia. Ha il manto solitamente nero e non è più grande di un pointer. E’ estremamente veloce nella corsa e nel nuoto: ha belle gambe, pelo corto e la sua coda non è arricciata”. Sulle fredde coste del Canada il mantello corto di questo cane era particolarmente apprezzato per il fatto che, uscendo dall’acqua gelata, non vi si formava il ghiaccio. In molte altre descrizioni dei primi dell”800 vengono usati senza distinzione i termini “labrador”, “terranova” o “cani di St. John” riferiti ai cani delle coste canadesi.

A quei tempi l’allevamento dei cani era prerogativa dei nobili che li utilizzavano per il loro principale passatempo: la caccia. Si deve al II° Conte di Malmesbury (1778-1841), al V° Duca di Buccleuch (1806-1884), a Lord Home (1799-1881) la nascita del labrador come lo conosciamo oggi. Il primo grande capostipite del labrador “moderno” fu Buccleuch Avon, nato nel 1885 e allevato da Lord Malmesbury. Aveva una testa splendida, un doppio manto, la tipica coda di lontra ed era di colore nero.Proprio per le sue grandi doti di “riportatore” sia in acqua che sul terreno, il labrador cominciò ad essere selezionato in Inghilterra. In un articolo del 1870, scritto in occasione di una mostra canina, leggiamo: “…ci si auspica di vedere attuata una divisione netta in due classi separate e ben distinte tra il conosciuto terranova e il labrador dal manto nero carbone”. Il Kennel Club inglese riconobbe ufficialmente la razza nel 1903 e il Club del labrador fu fondato nel 1916. Tra gli allevatori storici più importanti ricordiamo Lady Howe con l’affisso “Banchory” e Mrs. Gwen Broadley con l’affisso “Sandylands”, uno dei più famosi nella storia della razza e ancora oggi tra gli allevamenti più prestigiosi d’Inghilterra.
Anche la famiglia reale ha allevato e alleva labrador: nel 1938 re Giorgio VI, con l’affisso reale “Sandringham”, presentò al Cruft’s il suo labrador Stream, allevato dal padre Giorgio V. Il capostipite dei labrador gialli fu Ben of Hyde, nato nel 1899, ma la diffusione di questo colore cominciò solo più tardi: il labrador giallo non veniva apprezzato per la caccia e i cuccioli gialli venivano scartati dalla riproduzione perché considerati di minor pregio. Si deve alla tenacia di Mrs Wormald (con l’affisso “Knaight”), che allevava e presentava alle esposizioni e nei field trial i suoi labrador gialli, l’inizio dell’ascesa di questo colore. La popolarità dei labrador gialli crebbe soprattutto tra il 1920 e il 1930 (il Club del labrador giallo fu fondato nel 1925) ed ebbe la sua esplosione dopo la seconda Guerra Mondiale. Anche il marrone (chocolate) ha subito per lungo tempo una forte discriminazione. L’allevamento del labrador marrone iniziò negli anni ’30 del secolo scorso. Ma è stato molto recentemente (dagli anni ’70 in poi) che i chocolate iniziarono ad avere una maggior diffusione.

Bibliografia
Richard A. Wolters “The Labrador Retriever. The History…The People…”;
Heather Wiles-Fone “The Ultimate Labrador Retriever”;
Rio Raikes “Il labrador e gli altri retriever”, De Vecchi Editore;
Valeria Rossi “Il labrador”, De Vecchi Editore;
Emanuela Ruggiero “Il labrador”, Edolimpia.

Lo Standard

CH Navy of Dolphingham della Val di Farma (Prop. Sgorbati – All. della Val di Farma)

Il primo Standard della razza risale al 1916 e rimase invariato fino al 1950, quando fu leggermente modificato. Lo Standard della FCI attualmente in vigore è del 1989, data dell’ultima revisione. Il Kennel Club Americano applica uno Standard leggermente diverso da quello della FCI ed è del 1994.
Il Labrador è un cane da caccia, rustico, polivalente, estremamente attaccato al suo padrone, d’eccellente carattere, dolce, avido di lavorare e di piacere. Adora l’acqua e il nuoto è importante per il suo equilibrio. Dolce con la famiglia, sopporta male la solitudine. E’ paziente con i bambini. Per la sua indole non sarà mai un cane da guardia.

Gruppo 8 – Cani da riporto, da cerca, da acqua

Standard FCI n. 122 (1989)

Aspetto generale
Il Labrador Retriever è un cane di struttura robusta, compatto, molto attivo. Il cranio è largo; il petto è largo e il torace profondo; i reni e il treno posteriore sono larghi e forti.

Caratteristiche

Molto agile e di buon temperamento. L’olfatto è eccellente, la bocca morbida. Molto amante dell’acqua. Adattabile e affezionato compagno.

Temperamento
Intelligente, entusiasta e docile. Desideroso di compiacere. Di indole buona, senza traccia di aggressività o di eccessiva timidezza.

Testa
Cranio largo con stop definito. Testa ben modellata, asciutta, senza guance carnose. Mascelle di lunghezza media, potenti e non appuntite. Tartufo largo, con narici ben sviluppate.

Occhi
Di grandezza media che esprimono intelligenza e buon carattere, di colore castano o nocciola.

Orecchie
Né larghe né pesanti, portate pendenti vicino alla testa e attaccate un po’ arretrate.

Bocca
Mascelle e denti forti, con chiusura a forbice perfetta regolare e completa: la parte interna degli incisivi è sovrapposta e aderente alla parte esterna di quelli inferiori. I denti sono perpendicolari alle mandibole.

Collo
Di bella linea, forte, poderoso, inserito tra spalle ben costruite.

Tronco
Torace di buona larghezza e profondità, con costole ben arcuate “a botte”. Linea del dorso dritta. Reni larghi, corti e forti.

Arti anteriori
Spalle lunghe e oblique. Arti con buona ossatura, diritti dal gomito al suolo, visti sia di fronte che di profilo.

Piedi
Rotondi, compatti con dita ben arcuate e cuscinetti plantari ben sviluppati.

Arti posteriori
Ben sviluppati, non inclinati verso la coda; ginocchio ben flesso, garretti bassi. I garretti vaccini sono indesiderati.

Coda
Costituisce una caratteristica distintiva della razza. Molto grossa verso la base, si assottiglia gradualmente verso la punta, di lunghezza media, senza frange ma ricoperta da pelo corto, fitto e folto, che le da quell’aspetto arrotondato tipico (coda di lontra). Può essere portata allegramente ma non deve essere mai arricciata sopra il dorso.

Andatura e movimento
Sciolto, con falcate adeguatamente lunghe; arti dritti e paralleli visti sia di fronte che posteriormente.

Mantello
Costituisce una caratteristica distintiva della razza. Pelo corto e folto, senza frange e ondulazioni, abbastanza duro al tatto; sottopelo resistente alle intemperie.

Colori
Completamente nero, giallo o fegato/cioccolato. Il giallo varia dal crema chiaro al rosso volpe. E’ ammessa una piccola macchia bianca sul petto.

Taglia
L’altezza ideale al garrese è di 56-57 cm per i maschi e di 54-56 cm per le femmine.

Difetti
Ogni deviazione dallo standard è da considerarsi un difetto, che va penalizzato secondo la gravità. NOTA: I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale, ben scesi nello scroto.

A coloro che sono alla ricerca di un cucciolo di Labrador propongo l’iscrizione alla “Lista di Attesa Cuccioli”.

Grazie alla vostra iscrizione verrete tempestivamente avvisati non appena saranno disponibili dei cuccioli, non solo dal mio allevamento, ma anche presso allevamenti di mia fiducia e, se lo desiderate, potrete ricontattarmi per conoscerci ed avere tutte le informazioni sulle cucciolate.

E' il primo cane? SiNo

Il cane potrà stare dentro casa? SiNo

La casa ha un giardino? SiNo

Attualmente ha un altro cane? SiNo

In famiglia ci sono bambini? SiNo

Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del dlgs 196 del 30 giugno 2003

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